Cos’è una soluzione software ‘no code’?

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La domanda di programmatori di computer continua a superare l’offerta disponibile, non solo in America ma anche nel resto del mondo. Poiché quasi il 70% delle aziende negli Stati Uniti ha adottato una qualche forma di trasformazione digitale, non ci sono abbastanza programmatori competenti per gestire la maggior parte del lavoro di sviluppo software. È proprio qui che entra in gioco la soluzione “no code”, ovvero senza codice, per la programmazione.

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La soluzione decentralizza la produzione di programmi informatici per imprese e la trasforma da prerogativa degli sviluppatori software a compito accessibile ai non programmatori. Senza codice, qualsiasi professionista può usare alcuni strumenti specializzati per creare prodotti software che la vostra azienda può distribuire immediatamente. Un conseguente vantaggio chiave è che l’azienda non dovrà assumere costosi programmatori per costruire moduli e applicazioni indipendenti. Gli investimenti risparmiati possono essere destinati ad altre attività dell’impresa, come la ricerca e lo sviluppo.

Una delle argomentazioni principali a favore dell’assunzione di costosi programmatori per gestire gli aspetti software della produzione è che le soluzioni senza codice non consentono di costruire applicazioni complesse. I sostenitori delle soluzioni con codifica software affermano che è necessario un professionista competente in linguaggi informatici, come Python o Java, per costruire applicazioni avanzate.

Ebbene, senza codice non è così. Sarete in grado di far sviluppare ai vostri dipendenti non informatici programmi in grado di svolgere compiti semplici, con la possibilità di scalarli per gestire molti dati, logiche complesse e aritmetiche. Alcuni dei prodotti che possono essere creati senza codice sono così robusti che il cliente non li distinguerà da quelli sviluppati con soluzioni IDE. Ora che abbiamo stabilito il significato di “no code”, vediamo qual è la differenza rispetto alle soluzioni low-code.

Qual è la differenza tra le soluzioni ‘no code' e ‘low code'?

Quando si guarda al low code vs no code, ci si rende conto che la relazione tra le due piattaforme è in gran parte ‘transitoria’. Ciò significa che il low code è un predecessore funzionale del no code. Mentre le piattaforme low code richiedono l’inserimento di alcuni script di programmazione di base, per quelle no code non è necessario. In queste ultime, l’intero sviluppo è realizzato attraverso un’interfaccia computer familiare all’utente, dove è possibile usare il drag & drop, ridimensionare gli elementi e cliccare sui pulsanti.

Le soluzioni low code sono emerse come soluzione per assistere i professionisti non informatici ad addentrarsi nell’intricato mondo dello sviluppo software con le sole competenze di base. Diamo un’occhiata a una breve storia dello sviluppo del software per capire da dove proviene il concetto delle piattaforme low code.

Dalla programmazione con linguaggio macchina alle piattaforme low code

La parte più difficile e costosa dello sviluppo software è quella iniziale, ovvero la codifica della macchina. Si tratta di soluzioni diventate comuni soltanto agli albori della programmazione dei computer, quando furono introdotti sul mercato i primi PC commerciali.

Gli sviluppatori software hanno capito in fretta che la carriera di programmatore non avrebbe attratto nessuno se ai professionisti fosse stato richiesto di usare il linguaggio Assembly, non leggibile dall’uomo. I linguaggi di basso livello non erano una soluzione percorribile per lo sviluppo di software.

L’evoluzione naturale ha dato origine a linguaggi di programmazione di alto livello con una sintassi molto più simile all’inglese. Linguaggi come Java, Python, Ruby e PHP sono classificati come implementazioni di alto livello della logica del computer. Come fanno i computer a capire tali istruzioni se possono eseguire solo numeri binari, che corrispondono a interruttori on-off?

Ci fa piacere che ve lo stiate chiedendo! I primi programmatori crearono compilatori e interpreti che traducevano istruzioni di alto livello in un formato che i computer potessero capire. Questo passaggio ha aperto la strada al percorso di sviluppo software che milioni di programmatori abbracciano con passione.

Per diversi decenni, il mondo ha utilizzato decine di linguaggi di programmazione di alto livello in diversi settori. Alcuni di questi includono C e C++ nell’ingegneria, Java e C# nelle applicazioni aziendali, Objective C e Java nello sviluppo di applicazioni mobile, HTML e JavaScript per il web. Tuttavia, il ritmo dello sviluppo programmi attraverso il codice non è riuscito a tenere il passo con la domanda in quasi tutti i settori di attività.

Dalle piattaforme low code a quelle no code

Uno dei principali fattori che contribuiscono al problema è la sovrabbondanza di nuove informazioni che devono essere elaborate, grazie al boom dell’uso del web e alla richiesta di maggiore produttività ed efficienza in tutti i settori. Le piattaforme low code sono emerse per risolvere questo problema proponendo un livello di traduzione tra un editor visivo e il motore di generazione del codice. È importante tener presente che un professionista che usa un sistema low code per lo sviluppo di applicazioni ha bisogno di scrivere dei codici, anche se più velocemente e in modo più efficiente, poiché la maggior parte del lavoro pesante è fatto dal traduttore.

Come avrete capito, sono stati pochi i non programmatori a seguire la strada dello sviluppo di software low code, mentre i pochi che hanno accettato la sfida non sono riusciti comunque a soddisfare il desiderio descritto sopra. Inoltre, si è scoperto che le piattaforme low code sono migliori sia per i programmatori che per i non programmatori, poiché permettono loro di creare soluzioni più velocemente. Ovviamente rallentano ancora i professionisti non programmatori, come contabili, analisti finanziari, artisti e così via. Era il momento di sviluppare soluzioni che non richiedessero script

Le piattaforme no code assomigliano alle soluzioni low code nella funzionalità di base, ovvero nella traduzione. Le soluzioni no code però sono molto più avanzate, poiché non richiedono che il professionista conosca il processo sottostante. Tutto quello che si deve fare è pensare al prodotto software che si desidera implementare e crearlo visivamente, senza doversi preoccupare di come il computer interpreterà o compilerà le istruzioni.

Per la prima volta dall’avvento dei computer commerciali, le imprese possono sviluppare le proprie soluzioni software senza doversi affidare ai programmatori. Questo cambiamento ha comportato altre importanti implicazioni, dal momento che un’azienda tipica si trovava a dover assumere un team di specialisti informatici per gestire tutte le sue esigenze tecnologiche. Questo spiega anche perché il reparto IT in molte aziende è diventato un punto di riferimento importante. Le piattaforme no code hanno cambiato radicalmente il modo in cui le organizzazioni affrontano lo sviluppo software, portando a grandi risparmi. Vediamo come.

La scomparsa del ruolo dei team di sviluppo software

Prima delle piattaforme no code, diversi tipi di aziende assumevano team di sviluppo software distinti per gestire tutte le funzioni IT. Un team di sviluppo di software di alto livello con un singolo prodotto da gestire è composto da un responsabile dello sviluppo, uno scrum master, un team leader, sviluppatori e collaudatori. In questo caso, il prodotto potrebbe essere un sito web, un’applicazione informatica indipendente, un’applicazione mobile o un modulo di produzione.

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Se ci sono diversi prodotti da sviluppare con tempistiche sovrapposte, l’intero team deve essere ampliato in modo che ci siano più sviluppatori, collaudatori, team leader, scrum master e direttori. In questi casi, i direttori lavorano al servizio dell’ingegnere software senior, che probabilmente è un alto dirigente dell’azienda. Avrete già sentito parlare di sviluppatori front-end e back-end.

Che ruoli hanno, di preciso? Come suggeriscono i nomi, si tratta di sviluppatori.

Ad ogni modo, front-end e back-end vanno considerati soltanto se il software ha una versione per il cliente e una per l’amministratore. Ne sono un valido esempio i siti web. L’utente finale è la persona che scorre la pagina cercando informazioni o guardando un video.

Dall’altra parte, l’utente back-end è il proprietario o l’amministratore del sito, responsabile di assicurare che il contenuto destinato all’utente finale sia reso disponibile quando clicca sui pulsanti o scorre tra le pagine. Tali prodotti sono creati in parallelo, per una funzionalità ottimale. Alcuni sviluppatori sono specializzati nel creare un’interfaccia cliente (bella da vedere e facile da usare), mentre altri lavorano sull’interfaccia del server (potente e robusto, per supportare le esigenze dell’utente finale).

Bassi costi di sviluppo

Le piattaforme no code non solo riducono il numero di professionisti IT che un’azienda deve assumere, ma, in alcune situazioni, possono eliminare del tutto il reparto. Ovviamente si tratta di un vantaggio per le piccole e medie imprese, che potrebbero trovarsi già in difficoltà finanziarie.

Per la maggior parte delle aziende che si basano su applicazioni interne per il loro core business è necessario un intero team di sviluppo software. Mentre molte aziende, grandi e piccole, non hanno ancora iniziato a usare soluzioni no code, hanno fatto passi avanti nell’assicurare che la produzione sia agile ed efficiente. La maggioranza delle aziende che hanno investito molto nei team di sviluppo software hanno un vantaggio sulla concorrenza.

La maggior parte dei costi di sviluppo sostenuti dalle aziende che non usano piattaforme no code aiutano a coprire i salari. Tra i membri più importanti di un team di sviluppo software si contano gli sviluppatori back-end e front-end, gli ingegneri del controllo qualità, gli esperti di DevOps, i designer di prodotto e i project manager. Alcune delle aziende che rientrano in questa categoria utilizzano soluzioni low code, poiché la piattaforma non elimina la necessità di sviluppare programmi di base.

Una differenza significativa tra le piattaforme low code e no code è che la seconda non è costosa come la prima. A seconda di quanto il vostro business ha bisogno di soluzioni software altamente specializzate, la vostra azienda potrebbe non avere bisogno di un team completo per lo sviluppo di software.

Per esempio, le imprese che operano in settori non tecnici, come l’agricoltura e la gestione, possono non avere bisogno di un team di sviluppo software. Per queste aziende, la soluzione no code è sufficiente. Se invece la domanda riguarda software altamente specializzati, è meglio pensare ai pro e ai contro di una soluzione no code prima di prendere la decisione finale.

I sistemi no code più comuni

Le soluzioni no code sono state sviluppate per diversi anni sotto forma di motori di programmazione speciali, framework di sviluppo e framework di sistema di gestione dei contenuti (CMS). Una cosa importantissima di cui tener conto è che i motori di conversione che alimentano la maggior parte delle piattaforme no code richiedono un elevato numero di risorse e una grande potenza di calcolo.

Per questo motivo, molte piattaforme no code si basano su una connessione Internet, di modo che la robusta elaborazione venga effettuata su server specializzati, potendo così interagire con gli aspetti front-end dello sviluppo software.

Inoltre, le piattaforme no code tendono ad essere classificate in base alle funzioni che svolgono. Per esempio, ci sono soluzioni di sviluppo web, elaborazione di documenti, automazione web, gestione delle relazioni con i clienti (CRM) e applicazioni aziendali generali. Può quindi essere considerata funzionale grazie al fatto che è più facile costruire una piattaforma no code che permette alle aziende di creare soluzioni software avanzate quando ci si concentra su un singolo ambito di attività.

Elaborazione dei documenti

Le piattaforme di elaborazione dei documenti no code permetteranno alla vostra azienda di sviluppare un software che rende la gestione delle informazioni più efficiente. Un esempio perfetto di questa soluzione è DocDigitizer, che viene utilizzata per acquisire i dati dai documenti, elaborarli e restituire un output strutturato che può essere utilizzato nei sistemi informatici.

Gestione delle relazioni con i clienti (CRM)

Le soluzioni no code utilizzate negli strumenti CRM aiutano le aziende a creare programmi che gestiscono le interazioni tra le parti interessate interne all’azienda, i clienti preesistenti e i clienti potenziali. Tali applicazioni sono utilizzate per migliorare la relazione tra un’azienda e i suoi stakeholder più importanti, ovvero i clienti. Alcuni esempi di queste piattaforme sono Salesforce Lightning e Creatio.

Servizi e applicazioni web

Non ci sono dubbi che l’importanza e il ruolo di internet sono aumentati in modo esponenziale negli ultimi 10 anni. Quasi tutte le aziende del mondo intendono affermarsi sul web. Alcune soluzioni comuni per soddisfare questa ambizione sono state proposte dai social media, come Facebook e Twitter. Non sono tuttavia soluzioni ottimali perché le pagine sono controllate da terze parti, ovvero, dai proprietari delle piattaforme.

Avere un sito web, un blog e alcune applicazioni web è un ottimo modo per permettere a un’azienda di attrarre nuovi clienti. Alcune delle piattaforme no code più popolari, come WordPress e Zapier, sono state costruite pensando all’importanza della presenza sul web.

Come potete vedere, le piattaforme no code a disposizione sono numerose, a seconda del tipo di applicazioni software che desiderate per la vostra azienda.

Conclusione

Come evidenziato in precedenza, DocDigitizer è un facilitatore nei processi di automazione per quanto riguarda l’elaborazione dei documenti e non richiede al professionista alcuna abilità di programmazione. La piattaforma utilizza machine learning e tecnologia OCR per leggere ed elaborare i dati. La soluzione utilizza algoritmi altamente addestrati per determinare non solo ciò che i professionisti desiderano acquisire, ma anche per apprendere le loro preferenze, aumentando ulteriormente la produttività.

Alcune delle caratteristiche degne di nota di DocDigitizer includono l’assenza di un processo di configurazione, un sistema di pagamento per documento, un’API plug-and-play e l’attenzione alla precisione. Con la nostra piattaforma non c’è bisogno di preoccuparsi dell’inserimento di codici per ottenere i risultati desiderati – l’uso del machine learning assicura che la piattaforma adegui continuamente le sue funzionalità per soddisfare le esigenze uniche della vostra azienda.