RPA e No Code – Automazione dei processi aziendali

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Gli studi condotti da Automation Anywhere hanno rivelato che l’inserimento dei dati è in cima alla lista dei lavori tecnici più odiati nel Regno Unito. E non solo lì, visto che considerazioni simili sono emerse in tutto il mondo. Non è difficile comprenderne il motivo: milioni di lavoratori in tutto il mondo passano più del 40% della loro giornata a svolgere questo tipo di operazione.

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Chi è contrario alla digitalizzazione di questi compiti sostiene che si rischierebbe di aumentare la disoccupazione. Con i lavoratori che acquisiscono nuove competenze più velocemente che mai, grazie alla diffusione dell’accesso a internet, non sono più molti i i dipendenti a pensarla così. Infatti, l’80% di tutti i lavoratori nel Regno Unito ha espresso il desiderio di automatizzare le proprie mansioni di routine.

Da indagini simili condotte da organizzazioni come OnePoll è emerso che l’atteggiamento delle persone verso la digitalizzazione di compiti noiosi e ripetitivi è decisamente cambiato. Lo studio ha rilevato che il 73% di tutti i lavoratori del Regno Unito vorrebbe l’automatizzazione dei compiti amministrativi digitali, che implicano uno scarso uso delle loro competenze informatiche. Hanno osservato che tali lavori interferiscono nella gestione del lavoro principale, riducendo la produttività.

L’automazione robotica dei processi, ovvero, RPA (Robotic Process Automation) offre una soluzione ai dipendenti e alle aziende interessate per recuperare la produttività. L’RPA è comunemente chiamato “bot", poiché implica l’uso di robotica software automatizzata. Negli ultimi anni sono stati sviluppati e distribuiti migliaia di bot per eseguire compiti di amministrazione digitale che le organizzazioni e i lavoratori preferiscono evitare. I servizi no code forniscono soluzioni simili, in quanto permettono agli impiegati di evitare mansioni amministrative digitali, come l’inserimento ripetitivo dei dati, ma non richiedono all’azienda di integrare robotica software. Piuttosto, il no code cerca di sostituire il processo tradizionale di sviluppo del software fornendo ai professionisti non tecnici gli strumenti di cui hanno bisogno per creare rapidamente un software robusto per gestire i loro compiti.

Vi starete chiedendo perché l’RPA e il no code non hanno ricevuto la spinta che meritano se ciò che offrono è proprio ciò di cui hanno bisogno le aziende. La questione è che il costo iniziale dell’integrazione del no code o dell’RPA in un’azienda è sempre stato un ostacolo. Assumere sviluppatori RPA può implicare rapidamente migliaia di dollari di spesa, da pagare in pochi mesi.

Va detto però che il mondo ha subito alcune trasformazioni che hanno reso l’implementazione del software no code e low code più interessante che mai.

Soluzioni no code e low-code alla riscossa

Quando nel 2020 è iniziata la pandemia da Covid-19, milioni di aziende in tutto il mondo sono state costrette a interrompere le operazioni quotidiane. Di conseguenza, i dipendenti non potevano più presentarsi al lavoro alle 9 del mattino e uscire alle 17, in modo da evitare di esporsi al rischio di contrarre il virus. La maggior parte delle aziende ha scelto di offrire come alternativa il lavoro a distanza, l’ormai noto smart working, per i dipendenti, lasciando a solo figure aziendali essenziali come i manager la possibilità di andare in ufficio.

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Se molte aziende hanno affrontato tranquillamente questa transizione, altre non erano ancora pronte per un cambiamento così drastico, in quanto non disponevano di processi o sistemi necessari per permettere ai dipendenti di lavorare da remoto. Questi cambiamenti hanno richiesto soluzioni urgenti per trasformare le strutture di lavoro tradizionali in processi digital-friendly e, in particolare, quasi tutte le aziende avevano bisogno di una piattaforma a cui i lavoratori potessero collegarsi da remoto. La richiesta di sviluppatori front-end e back-end è salita alle stelle. Ben presto si è capito che gli sviluppatori a disposizione non erano sufficienti a soddisfare la domanda e, peggio ancora, il costo di questi professionisti era lievitato a migliaia o milioni di dollari, vista l’enorme richiesta. Le aziende hanno così iniziato a cercare soluzioni di digitalizzazione alternative, come il low code e il no code.

Le aziende che disponevano di sistemi RPA già installati si sono inoltre rese conto che dovevano ricorrere a soluzioni low code e no code a causa dei rapidi cambiamenti del mercato. L’RPA si è rivelato insufficiente per adattarsi ai cambiamenti che la maggior parte dei settori ha dovuto affrontare. Per esempio, le imprese che hanno aderito all’RPA si sono rese conto che le soluzioni software di cui disponevano erano piuttosto specifiche.

Se l’ambiente aziendale cambiava, le soluzioni RPA risultavano inutilizzabili, perché erano state programmate con codici complessi per esigenze specifiche. Ogni azienda aveva bisogno di una soluzione per adattarsi rapidamente ai cambiamenti dal punto di vista software. I servizi low code e no code hanno permesso alle aziende di sviluppare il software di cui avevano bisogno senza dover assumere professionisti e sostenere spese eccessive.

All’inizio del 2021, è iniziata una ripresa economica in vari paesi di tutto il mondo, grazie a un allentamento delle restrizioni dettate dal Covid-19. Ci si è dunque chiesti se le soluzioni low code e no code avrebbero continuato a prosperare. Gartner ha presentato una previsione, nella quale si legge che la maggior parte delle aziende che avevano adottato questo cambiamento non pensavano di tornare alle vecchie soluzioni di sviluppo software.

Tra i vantaggi che le aziende hanno notato vi è una maggiore possibilità di sviluppo da remoto e cicli di implementazione del software più veloci. Lo studio ha osservato che le tecnologie che promuovono lo sviluppo del low code e del no code sono cresciute del 23% tra il 2020 e il 2021. È dato davvero impressionante, visto che si tratta di soluzioni adottate da decine di settori in tutto il mondo.

È importante approfondire il motivo per cui il low code e il no code hanno suscitato interesse sia nei dipendenti che nelle loro aziende.

Con il low code e il no code, gli sviluppatori di software professionali non devono passare il loro tempo a creare soluzioni personalizzate per problemi semplici e comuni. Per esempio, quasi tutte le aziende che devono elaborare report di vari reparti hanno bisogno di un modo per consolidare gli input ricevuti. Le soluzioni low code e no code assicurano che gli sviluppatori di programmi non debbano passare il loro tempo a creare soluzioni che sono già state già implementate in più occasioni nel settore. Possono concentrarsi invece sui problemi più recenti, di conseguenza, si occupano di sfide specifiche delle loro aziende. Le sfide dei software di basso livello possono essere facilmente gestite utilizzando soluzioni no code. D’altra parte, i problemi dello sviluppo di software di livello superiore esigono nuove soluzioni che possono richiedere mesi o anni per essere create.

I cosiddetti sviluppatori cittadini sono i dipendenti che hanno mansioni non tecniche in un’azienda ma che hanno bisogno di software specializzati per svolgere i loro compiti. Questi sono tra coloro che trarranno maggiori vantaggi dalle soluzioni low code e no code. Normalmente il personale degli uffici risorse umane, finanziario, contabilità e reparti simili dovevano fare affidamento sul team IT per sviluppare ogni parte del software necessario per svolgere i loro compiti. In altri casi, hanno dovuto fare da tramite con i team RPA esterni per accedere al nuovo software. Le soluzioni low code e no code sono ideali perché permettono agli sviluppatori cittadini di creare le soluzioni software di cui hanno bisogno senza il bisogno di avere competenze tecniche in informatica. In effetti, questi problemi sono sfide facili da gestire utilizzando una piattaforma specializzata low code. Per esempio, il personale addetto alla contabilità potrà facilmente sviluppare una piattaforma che gli permetterà di acquisire rendiconti finanziari scritti a mano utilizzando una piattaforma come DocDigitizer.

Una delle principali preoccupazioni che i manager hanno per quanto riguarda il low code e il no code riguarda le sfide associate al controllo di tali soluzioni. Gli sviluppatori cittadini non hanno formazione o conoscenze per quanto riguarda il paradigma del ciclo di vita dello sviluppo del software (SDLC) e possono spingersi al di fuori dell’azienda mentre cercano soluzioni per varie sfide. È qui che servono gli architetti aziendali. Questi professionisti hanno il compito di garantire che lo sviluppo low code e no code sia ben gestito.

Anche i manager IT trarranno grande vantaggio dalle soluzioni low code e no code. Con l’automatizzazione dei processi, siano essi più tradizionali o attuali, i manager IT sono tenuti a rivedere e approvare tutte le nuove soluzioni software, il che può facilmente portare a rallentamenti a causa delle numerose richieste. Con lo sviluppo del low code e del no code, il processo di approvazione è meno rigoroso, poiché le soluzioni sono di livello inferiore rispetto al software tradizionale. I manager IT non dovranno preoccuparsi di rivedere decine di task ogni settimana e possono concentrarsi su pochi progetti più complicati che il team IT non può delegare agli sviluppatori cittadini. Il più grande vantaggio del low code e del no code è stato registrato inaspettatamente dalle PMI. Una delle caratteristiche proprie delle piccole e medie imprese è l’esigenza di avviare quante più operazioni possibili. In alcuni casi, un’azienda potrebbe non disporre delle risorse necessarie per creare un reparto IT. Le low code e no code sono valide e applicabili perché aiutano le aziende a sviluppare soluzioni software personalizzate senza doversi preoccupare dei costi di sviluppo.

In questi casi, le aziende che non hanno team IT dedicati, possono usufruire dei vantaggi della digitalizzazione, tra cui una maggiore agilità, ridotti costi operativi, una maggiore produttività, una migliore customer experience, una gestione efficace del rischio, un cambiamento facile e una trasformazione più veloce. Riguardo a quest’ultimo punto, gli sviluppatori cittadini della vostra piccola impresa potranno creare e ricreare rapidamente il software per gestire i cambiamenti del settore.

Quando implementare una soluzione ibrida di RPA e no code

Sia le soluzioni RPA che quelle no code presentano vantaggi e svantaggi, che le rendono ideali per diversi tipi di professionisti e aziende. La decisione in merito all’opportunità per un’azienda di usare RPA o low code è complessa, la soluzione non è semplice. In poche parole, la RPA è perfetta per qualsiasi struttura aziendale in cui i compiti sono semplici e ripetitivi.

Al contrario, potreste considerare servizi low code o no code se i problemi che dovete affrontare richiedono nuove soluzioni, automazione dei processi aziendali di livello avanzato e integrazione di sistemi di terze parti. Va notato che anche il low code e il no code possono essere utilizzati per automatizzare semplici compiti ripetitivi in piccole aziende.

Nonostante questi ovvi casi d’uso, potreste voler considerare una soluzione ibrida in cui l’automazione robotica dei processi è usata come complemento al low code e al no code. Per esempio, è alquanto difficile trovare una soluzione RPA che sia in grado di automatizzare i compiti in un sistema legacy obsoleto. Questo è dovuto al fatto che richiederebbe una conoscenza approfondita di eventuali sistemi legacy, un compito che potrebbe essere troppo costoso in una grande azienda.

Se i dati che devono essere armonizzati con il nuovo sistema RPA non sono strutturati, allora è un problema. I bot software funzionano meglio in ambienti in cui i dati sono ben strutturati, poiché la maggior parte delle funzioni basate sull’IA si fondano su analisi e previsioni. Inoltre, assumere uno sviluppatore di software che sia competente in un sistema arcaico che sviluppato su misura per la vostra azienda non sarà facile, né economico.

Con un’implementazione low code o no code, è facile lavorare con i sistemi legacy, soprattutto se la vecchia struttura è ben documentata. L’approccio ibrido assicura che le metodologie RPA possano essere utilizzate per sviluppare soluzioni no-code che si integrano perfettamente con qualsiasi framework esistente.

Il metodo ibrido è eccellente per le aziende che hanno bisogno di processi aziendali automatizzati e robusti. Per esempio, l’RPA potrebbe essere usata per filtrare una lista composta da migliaia di milioni di dati. Tuttavia, potrebbe non essere efficiente o pratico utilizzare la stessa soluzione per integrare una breve lista in un sistema già esistente. Per tali compiti, l’automazione dei processi low code e no code può rappresentare un’alternativa migliore, poiché permette ai cittadini sviluppatori di introdurre funzionalità che sono uniche e specifiche per l’azienda in questione.

Per la maggior parte delle aziende con hanno già qualche decennio di esistenza, l’approccio ibrido dovrebbe rappresentare la soluzione ideale. Quanto riferito sopra risulta dal fatto che il metodo permette di introdurre l’automazione dei processi aziendali tramite RPA senza perdere i vantaggi dell’integrazione dei servizi low code e no code. Alcune soluzioni no-code basate sull’IA, come DocDigitizer, sono costruite tenendo presente queste preoccupazioni.

La Promessa di DocDigitizer

DocDigitizer è una soluzione aziendale no code che eccelle e si distingue nell’acquisizione ed estrazione dei dati, consentendo di fare risparmiare ai dipendenti quel tempo che avrebbero passato a inserire manualmente le informazioni nei computer. A differenza di altre soluzioni di scansione dei dati basate su metodi RPA, non sarete costretti a personalizzare.

La soluzione DocDigitizer permette alle aziende di dare ai propri dipendenti nuove competenze trasformandoli in sviluppatori cittadini, liberandoli così dai dispendiosi vincoli e condizionamenti di costosi team di ingegneri e processi. Di conseguenza, un’acquisizione ed estrazione robusta dei dati è uno dei vantaggi offerti dall’approccio human-blended di DocDigitizer all’acquisizione dei dati. La soluzione permette a un’azienda di espandere la gamma di applicazioni che possono essere integrate per lavorare con i documenti elaborati. Vedrete che la maggior parte dei software di terze parti accetta l’input di DocDigitizer: un punto di forza importante dei sistemi no code.

DocDigitizer eccelle nella sua capacità di lavorare con i più svariati set di dati. Non dovrete preoccuparvi della struttura delle informazioni che la vostra azienda dovrà elaborare. Grazie alla funzionalità della piattaforma di elaborazione intelligente dei documenti (IDP), vengono elaborati dati non strutturati e semistrutturati in informazioni utilizzabili, che possono essere elaborate da una serie di software personalizzati e di terze parti.